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“Pánta rêi” tradotto in “tutto scorre” è il celebre aforisma attribuito a Eraclito”: «Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell'impetuosità e della velocità del mutamento essa si disperde e si raccoglie, viene e va.» (91 Diels-Kranz).
La fonte principale di questa attribuzione risalirebbe a Platone, che nel suo Cratilo scrive: «Dice Eraclito "che tutto si muove e nulla sta fermo” e confrontando gli esseri alla corrente di un fiume dice che "non potresti entrare due volte nello stesso fiume"».
Luca Pichi si interroga su questo punto di riflessione e fissa la propria ricerca sull’essere umano e sulla sua vita, intesa come l’elemento dell’acqua e della natura impervia, che prende vita con la stampa di questi scatti analogici con l’antica tecnica del “Bromolio” suggellando così la sensazione innata in ognuno di noi di eterna ricerca di se stessi e del mutamento dovuto al tempo che scorre insieme alle esperienze personali.